Come faccio a sapere se soffro di acufene?
L’acufene è un disturbo che può essere diagnosticato solamente da uno specialista dell’udito.
L’acufene può presentarsi in modo monolaterale se colpisce solo un orecchio, mentre è detto bilaterale se li coinvolge entrambi. Inoltre si parla di acufeni soggettivi (se vengono sentiti anche in mancanza di altri suoni a stimolarli) e acufeni oggettivi (se il rumore sentito esiste davvero all’interno dell’orecchio ed è generato da alcune strutture dell’orecchio stesso).
Per essere sicuri che si tratti proprio di quello, il medico farà fare molti esami, che serviranno anche a ricostruire i motivi che l’hanno causato. Sono esami specifici e richiedono la presenza di diverse figure sanitarie professionali come il medico audiologo, il medico otorinolaringoiatra, l’audiometrista che svolgerà gli esami audiologici (audiometria tonale e vocale, otoemissioni acustiche, timpanometria, impedenzometria e acufenometria) e l’audioprotesista per applicare eventuali dispositivi d’aiuto terapeutico.
Molto importanti per fare una corretta diagnosi è anche la compilazione di questionari alcuni che quantificano il grado di disturbo che da l’acufene alla persona che ne soffre. I questionari vengono utilizzati molto soprattutto nel corso della fase terapeutica per vedere l’efficacia della terapia.
C’è da sottolineare però che, su richiesta delle varie figure mediche, il paziente potrà essere sottoposto a ulteriori esami per ricercare le cause più a fondo. Gli esami che più spesso vengono fatti sono: l’ABR, TAC, esami del sangue, esami per allergie o intolleranze e risonanza magnetica.
Una volta terminata tutta la batteria degli esami necessari ad avere il quadro più completo possibile, gli specialisti potranno formulare anche un’ipotesi su quella che è la probabile causa che ha dato origine all’acufene nella persona esaminata. Si potrà quindi valutare quale sarà la terapia più adeguata, personalizzandola di caso in caso.