La perdita dell’udito negli anziani, secondo diverse ricerche, può avere un ruolo nell’isolamento sociale, depressione, disabilità, qualità della vita inferiore e rischio di demenza.
Un nuovo studio, curato da ricercartori dell’Inserm di Bordeaux (Francia) e pubblicato sulla rivista Journal of Gerontology, ha valutato la relazione tra lo stato dell’udito e i principali eventi avversi sulla salute: demenza, depressione e disabilità.
Lo studio prospettico, ha seguito comunità di 3777 soggetti di età pari o superiore a 65 per ben 25 anni.
È stato riscontrato un aumento del rischio di invalidità e demenza per i partecipanti con problemi di udito. Tali associazioni, viceversa, non sono state trovate nei partecipanti che utilizzavano apparecchi acustici.
Di fronte a un sospetto calo uditivo è fondamentale intervenire il prima possibile, facendo un controllo dell’udito e ricorrendo in caso di bisogno agli apparecchi acustici.
Questi dispositivi non solo permettono di tornare a sentire ma, stando ai risultati di questo importante studio, possono proteggere anche dal rischio di perdere la propria autonomia e di sviluppare qualche forma di demenza o di depressione.