Una ricerca condotta tra il 2017 e il 2018 dall’Istituto Mario Negri e pubblicata sul Lancet Regional Health Europe ha coinvolto 11.000 persone di svariati stati Europei, tra i quali il nostro Paese. Lo studio è stato condotto dalla Dott.ssa Alessandra Lugo e dal Dott. Silvano Gallus, epidemiologi.
In Italia sono più di 6 milioni a soffrirne e si stima che in tutto il continente siano 65 milioni, circa uno ogni sette. Questo numero è destinato, purtroppo, ad aumentare in modo significativo.
L’acufene, o tinnitus, è una sorta di rumore (generalmente un fischio o un ronzio, ma può assumere svariate forme) percepito dalla persona anche in assenza di stimoli sonori esterni. Nei casi più gravi influisce pesantemente sulla salute psicofisica della persona, peggiorando notevolmente la qualità di vita e, in alcuni casi, mettendo a serio rischio le relazioni socioeconomiche dell’individuo.
L’acufene di entità grave si riscontra in una percentuale minore, pari a circa 1,2%. Ciononostante, se traduciamo questo valore in numeri, in Italia coinvolge almeno 400.000 persone.
Gli autori dello studio sottolineano che la presenza dell’acufene aumenta significativamente in base a due fattori: età e soglia uditiva.